Nome: Laura, ma il suo nome in codice è x-23.
Cognome: Kinney
Età: Indefinibile: uno dei suoi poteri è non cambiare con il passare del tempo.
Volto: Poteri: Rigenerazione invulnerabile: se ferita, si rigenera. Da ciò deriva anche che il tempo non può provocare su di lei alcun mutamento. Grazie alla rigenerazione, può farsi fuoriuscire dalle mani degli artigli di adamantio, totalmente indistruttibili.
Oltre a ciò, possiede sensi, agilità, forza e riflessi superumani.
Carattere: A causa della sua infanzia, è piuttosto schiva, fredda e quasi totalmente insensibile. Solo dopo la ricongiunzione con il padre biologico inizia a scoprire i sentimenti del suo lato umano, dopo essere cresciuta e vissuta per anni come una semplice macchina da guerra.
Storia: Laura, nasce in laboratorio dalla fusione del DNA della madre genetista, Sarah Kinney, e del padre biologico, Logan alias Wolverine, prettamente come esperimento d'arma umana. La sua infanzia, infatti, trascorre nel seguente modo: passa il "tempo libero" in una cella vuota, uscendone solo per l'addestramento. Tale trattamento la rende dura, iraconda, fredda e totalmente distaccata da qualunque paura o sentimento umano.
Ad addestramento finito, inizia la sua carriera da killer: le viene dato un obiettivo, lei provvede ad ucciderlo e si passa al nome successivo. Finché qualcosa non va storto: uno dei suoi obiettivi, prima che lei possa compiere il suo lavoro, uccide la madre... In punto di morte, la donna sente risvegliarsi l'istinto materno che aveva tentato d'assopire per il lavoro ma che stava venendo consumato dai sensi di colpa: dice così alla figlia di dimenticare tutto quanto insegnatole in quel luogo e di andare a cercare il suo unico parente, mai conosciuto prima pur essendo suo padre, Logan.
La ragazza, abituata ad obbedire, fa quanto richiestole. Ed è insieme a Logan che inizia ad imparare come approcciarsi con le persone a livello umano, pur avendo numerosi scontri duri con lui. Ma i due riescono a trovare una buffa armonia, che si articola soprattutto in momenti di aggressioni reciproche, sia fisiche che verbali, celanti e a volte seguiti da attimi di tenerezza.
I due, però, finiscono col dividersi ed andare ciascuno per la propria strada. Ma gli insegnamenti appresi da Laura sono difficili da dimenticare e solo lui sembrava riuscire a tenerla lontano dall'uccidere ancora con la freddezza inculcatale nella testa. Ed ormai, se non per attacco, la ragazza era costretta ad uccidere per difesa: troppe vittime aveva fatto, per passare ora indiscreta e non venire ricercata...
